Spesso ci è capitato di sentire " la scalata al Tindari ha un fascino particolare.. Unica per le emozioni che si provano." E proprio per questo il primo comunicato dopo la gara non riguarda vincitori assoluti e di categorie ma è il racconto di un'atleta della ASD Podistica Capo d'Orlando che ha voluto condividere con noi una "scalata di emozioni". Da qui l'idea di lanciare nei prossimi giorni una rubrica in cui saremo felici di ospitare le impressioni e le riflessioni dei podisti lungo i tornanti della val di Tindari. Grazie in anticipo a chi invierà il proprio racconto.
Riceviamo e pubblichiamo il racconto di Donato Fardella finisher della 4°edizione della Scalata Patti-Tindari. Inviateci i vostri racconti oppure pubblicateli sulla nostra pagina faceboon con l'ashtag #unascalatadiemozioni . Aspettiamo i vostri raccconti!
Buona lettura
"Mi ritrovo in una piazza, con il buon Mimmo che con la sua sapienza e la sua voce ci tiene compagnia... Man mano scendono dai bus navetta gli avventori di questa fantastica quanto ambiziosa competizione. È strana la patti tindari, ci sono persino le discese. Sparo, si parte dopo 20min scarsi di riscaldamento, un fiume di runners affronta quasi come una moto in piega il primo gomito che ti immette nella via principale, un vecchietto sul marciapiede è terrorizzato da centinaia di atleti che gli sfrecciano a fianco. Affronto i primi km ad un ritmo di 3.50, sornione, andando incontro ad una lunga discesa e forte di un mix di caffeina e adrenalina che mi fa dimenticare del GPS. Dopo il ponte si inizia a fare sul serio. Prontissimi ragazzi si fanno trovare ai ristori con i loro bicchieri di nettare, che più che dissetare mi servono per farmi dire, sono al 5*. Intanto sullo sfondo si inizia ad affacciare il target, quel santuario che in un mix di mistico e religioso ci ha portato tutti li. Il passo diminuisce , ma mi forzo di stare sotto i 5.15, per sfruttare lo slancio che ho impostato all inizio. Stranamente, ma forse è un segno, verso il 7*km,il santuario scompare dalla vista, mi fa rallentare, e un runner con una maglia verde con scritto "omar" che mi sorpassa, mi esorta. Riprendo. Arrivo nel parcheggio al 9*km sopra soglia, sui 185 bpm, che il garmin impietosamente mi comunica. Ma sono ormai li. Abbasso la testa per non guardare quanto manca, per non guardare i tornanti. Seguo ipnotizzato la striscia bianca a bordo strada, tagliando più possibile i tornanti ma affrontando, ovviamente, ancora più pendenza. Nella corsa non esiste "la botte piena e la moglie ubriaca", amici runners. Sento profumo di nocciole abbrustolite ed inizio a scorgere l ultimo tornante, che non ricordavo neanche essere l ultimo; grazie al cielo, anzi alla Madonnina nera, la benzina per lo sprint me la da il pubblico presente che esorta ogni avventore. La voce di Mimmo si fa sempre più chiara e forte, e mi prende anche in giro che non ho abbassato il sui record di 30 e non so quanti minuti. Oh Mimmo, ma ti pare possibile? Bisogna essere alieni come Vito Massimo e affini per "poterci". Io sono un amatore che ha amato la patti tindari, che si prenota per l anno prossimo è che ringrazia la podistica pattese per la magnifica esperienza, la puntuale organizzazione e tutto quello che ruota intorno una gara organizzata bene."
FARDELLA DONATO, asd Podistica Capo d'Orlando.
Ore 6:00, dopo una notte insonne mi sento toccare il braccio con delicatezza e mi sento dire: Ale, gioia, alzati che è l’ora. Aprogli occhi, è nel buio violato da una piccola luce che filtrava dalla finestra, mi preparo e mi direziono verso il luogo della
Pollice all' insu' per Alessandro, sorriso festoso per Fabio. Cosa li unisce? L'osservatore più distratto risponderebbe senza esitazione "La mano". Ma noi come sempre guardiamo all'altro volto della corsa. Quella corsa che unisce come quella della Podistica Pattese. Niente podi portati a casa, ma la
Follow Us
©2017 Podistica Pattese
A.S.D. Podistica Pattese
Via Agliastri, 11, 98066, Patti (ME). CF P.IVA 03284530833
Web designer: Ing. Mario Addamo tel. 339-8118160