Cifre da capogiro per uno spettacolo che solo Roma riesce a dare. 16.000 atleti e un tempo decisamente avverso per i temporali continui che hanno caratterizzato la giornata di domenica 2 aprile. L'acqua non ha fermato le emozioni degli atleti che si sono dati appuntamento nella storia in via dei fori imperiali per essere precisi. Il Colosseo alle spalle, la colonna sono del "Il gladiatore" nell'aria e tanti amici, compagni di squadra familiari e simpatizzanti della Podistica Pattese incollati davanti alla tv. Eh si, perché tra la carica dei 16000, cinque erano i pattesi che, ognuno nella sua onda erano pronti a farsi invadere da una valanga di emozioni. Gianfranco Accordino, Mario Addamo, Nino Cafarelli, Daniele Di Pino e Fabio Mei erano pronti a correre i 42195 mt per vivere ancora una volta l'emozione di tagliare il traguardo. "Non avevo un obbiettivo cronometrico specifico, ho già corso la maratona di Roma e proprio qui ho ottenuto il mio personal best - afferma Cafarelli, e continua - Proprio per questo motivo mi son goduto ogni singolo passo di questa edizione 2017, mi sembrava di conoscere ogni singolo pietra, ogni pezzo di asfalto. E proprio mentre ero intento a guardare il terreno che i miei occhi hanno visto qualcosa di emozionante. Proprio li accanto a me un padre e una madre correre spingendo il loro figlio in carrozzina. Alla domanda "Perché corri?" sono tante le risposte che mi sono dato in questi anni. Questa maratona di Roma me ne ha data un'altra. La gara che sia una 10 km, una mezza o una maratona ha un inizio ed una fine. Le emozioni di corsa ti lasciano qualcosa per sempre."
Quando si parte per una maratona qualche allenamento lo si è fatto, l'obiettivo di tagliare il traguardo, talvolta è affiancato dalla speranza di limare seppure di qualche secondo il miglior tempo sulla distanza. Proprio a Roma sono riusciti a centrare questo obiettivo Gianfranco Accordino con 3h17, Fabio Mei con 3h29 e Daniele Di Pino con 3h33. Per Mario Addamo un 3h12 conferma la prestazione di Firenze 2015.