Gli infortuni sono sempre dietro l’angolo.. Lo sappiamo bene noi runner. Ma se l’infortunio non ti permette di correre con le gambe la maratonina che tanto attendevi allora lo sai che devi fare.. tu, runner, vacci con il cuore. E’ quello che ho fatto io. Il pomeriggio di sabato, vigilia della maratonina di Avola, sono partito alla volta del sud della Sicilia per esserci, per sostenere i miei compagna di squadra per riabbracciare e scambiare qualche parola con i tanti amici che altrimenti avrei rivisto all’apertura del granprix 2015.
Arrivati ad Avola ci dirigiamo verso la zona indicata per il ritiro dei pacchi gara. Ci attendevano perché avevamo comunicato che saremmo arrivati dopo le 19. La maratonina è nell’aria. Lo sport ben presto si impadronirà di quella piazza. I podisti batteranno centinaia di passi su quella che per un giorno sarà la pista dei runner.
Ecco il grande giorno tanto atteso è arrivato scrivono sulla pagina Facebook dell’evento. Proprio così.. atteso perché si tratta della prima edizione.
Arrivati sulla strada principale ecco i primi visi conosciuti, faccio qualche passo ed ecco gli amici che molto affettuosamente mi guardano ed esclamano “ e tu che ci fai così.. corri a cambiarti”. Io rispondo con un sorriso. Oggi sarò li a sostenerli. Passano pochi minuti e lo speaker richiama tutti all’ordine dietro la linea di partenza. Io mi dirigo verso la calca e dall’esterno cerco qualche viso conosciuto per uno scatto prima del via. “VIA” esclama una voce. Un “via” che mi coglie di sorpresa. Corro verso la parte dove posso fotografare i partenti con la meravigliosa chiesa alle loro spalle. Se sei dentro o sei fuori quel "fiume di colori” una cosa è certa: l’emozione ti travolge ed è sempre forte. Svuotata la piazza non resta che attendere i primi passaggi. Arrivano… scatto dopo scatto, grido i loro nomi…Vito, Nino, Franco, Carlo, Carmelo, Francesco. E’ stato un susseguirsi di passaggi ed emozioni..Stanchi, affaticati ma uno di loro ha usato un po del su fiato per chiedermi “Non corri?”.
E’ il momento di andare ad accoglierli al traguardo! Guardo il crono, i miei compagni di squadra dovrebbero arrivare. Eccoli arrivare mano nella mano. Un ultima grande emozione che mi ha fatto pensare: “ecco un altro motivo per dire alla maratonina di Avola io c’ero”. Mi dirigo verso di loro già in coda per ritirare la meritatissima medaglia. Adesso è tempo di commentare la gara per distrarli dalla fatica che li assale.